Le stufe a pellet sono una scelta in molti casi conveniente, perché combinano diversi vantaggi:
- ottime prestazioni
- una relativa facilità di installazione e manutenzione
- la possibilità di produrre calore solo quando necessario
- tempi di ricarica sono piuttosto lunghi e vengono quindi incontro alle vostre comodità, mentre un apposito termostato permette di regolare sia la potenza, che la temperatura voluta. Avrete così un dolce calore per le vostre serate invernali davanti ad un buon libro, ecosostenibile e conveniente economicamente
- agevolazioni fiscali per l’acquisto fino al 65%
- In particolare, per il 2016, infatti, la Legge di Stabilità ha confermato la detrazione del 50% su ristrutturazione edilizia e del 65% su riqualificazione energetica. Più precisamente: si tratta nel primo caso di detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie, fissate attualmente al 50% e valevoli anche per l’acquisto ex-novo. Il vantaggio consiste nella possibilità di ottenere il rimborso di una percentuale di spesa, sotto forma di detrazione Irpef.
- Un’altra forma di agevolazione è rappresentata dal conto termico, che riguarda unicamente la sostituzione di impianti già installati e si sostanzia con un contributo erogato in due anni, variabile a seconda della potenza installata e dell’area climatica in questione.
- Più complessa è invece la detrazione fiscale del 65%, prevista solamente nei casi di coibentazione dell’involucro e sostituzione dei serramenti.
Le stufe a pellet sono un’opzione da prendere in considerazione se avete intenzione di abbattere il costo per il riscaldamento delle vostre case, magari compiendo al contempo una scelta ecologica. Vediamo pro e contro e soprattutto come sceglierle!
Le stufe a pellet utilizzano un combustibile ecologico, ottenuto dall’assemblaggio di trucioli e segatura, il pellet, appunto, ottenuto senza aggiunta di additivi, coloranti e materiali estranei. Sottoposto a un procedimento meccanico di pressatura in piccoli granuli, il pellet si presenta in forma cilindrica (6 mm di diametro).
Si tratta di un sistema di riscaldamento che vanta diverse sue qualità: non solo è amico dell’ambiente grazie alla sua capacità di ridurre le emissioni di CO2, ma è anche facilmente accatastabile, rispetto alla legna, oltre ad aver un elevato rendimento termico ed un basso contenuto in umidità (massimo 8%).
Come scegliere le stufe a pellet ? Se vi siete convinti di tale scelta, eccovi al passo successivo: l’impianto della stufa.
Al di là del lato estetico –molte stufe a pellet spiccano per la bellezza del design tanto da configurasi come veri e propri oggetti d’arredamento – bisogna prima di tutto verificare la possibilità di realizzare una canna fumaria, se non è già presente.
Serviranno poi una presa d’aria, da collegare direttamente alla stufa, e una presa elettrica, efficiente e dotata di messa a terra. Il collegamento elettrico deve rimanere sempre accessibile.
Esistono anche stufe a pellet senza canna fumaria, ma la dicitura stessa può causare equivoci non da poco: in ogni stufa a pellet avviene una combustione che produce dei fumi che vanno espulsi.
Qui tale espulsione non avviene attraverso una canna fumaria, ma attraverso un tubo con fungo terminale sporgente dal muro: scarico che va effettuato nel rispetto delle normative vigenti, ad opera di tecnici fumisti che vi certifichino l’installazione.
Si tratta di apparecchi elettronici, facilmente programmabili, che possono lavorare autonomamente sulla base delle nostre indicazioni, riguardanti l’ora di accensione e di spegnimento e la potenza di calore.
Scordatevi quindi i noiosi e continui spostamenti per attingere il fuoco con sempre nuova legna!
Una volta riempito il serbatoio, potete starvene tranquillamente in poltrona! Inoltre, qualora non vogliate ricorrere alla programmazione, basterà regolare il termostato per garantire il mantenimento della temperatura prescelta nella vostra abitazione.